La casa

Il melo e la gatta è una costruzione su tre piani del 1776, costituita da due blocchi gemelli affiancati. Al piano terreno trovavano posto le cantine e la stalla, nel piano mediano si trovavano i due grandi camini dove i casari facevano bollire il latte per ricavarne le tome di formaggio e dei vani ove erano approntati dei pagliericci. Tutte le pareti apparivano ricoperte da una densa fuliggine. Al piano superiore si trovava il fienile con le due impressionanti cappe dei camini nei piani sottostanti.

La ristrutturazione ha avuto inizio nell’inverno del 2015 ed è terminata nel maggio del 2017. L’edificio era disabitato da più di 60-70 anni, ma le mura si presentavano sane e solide; l’aspetto esterno dell’edificio non è stato oggetto di modifica alcuna e si mantiene identico a come doveva presentarsi nel 1800. All’interno sono state apportate le necessarie modifiche per rendere l’abitazione conforme alle attuali norme e soprattutto per isolarla dalle basse temperature che nel periodo invernale caratterizzano “l’enver” il lato in ombra della valle.

Le mura erano solamente “appoggiate” sul terreno, è stato pertanto necessario scavare sotto di esse per poter gettare delle solide fondamenta; nella sua facciata sud, la casa è per gran parte addossata al terreno, ove scorre la roggia che, nel periodo estivo, va ad irrorare i pascoli ed i giardini, pertanto è stato necessario isolare con notevole perizia, tutte le pareti sud. Le assi in legno che componevano i solai, sono state lavate e spazzolate e riutilizzate per comporre il pavimento dell’abitazione principale.

Infine il mobilio, i tessuti e le decorazioni sono stati scelti con cura, nell’antiquariato valdostano e delle regioni limitrofe (Francia e Piemonte) per rispettare lo spirito montano e l’ambientazione storica della casa.